Riflettendo

DI OTELLO AURELIO VALENTINI

Io non ho paura di Lucifero che, al contrario, considero un personaggio ingiustamente calunniato e trasfigurato dalla Chiesa Cattolica.

Il suo nome significa ” portatore di luce”. La luce dell’ intelletto umano.
Il vero nemico delle religioni
Non ho paura delle streghe che il racconto mitologico comune, definisce ” serve del demonio”.

Sono la rappresentazione più alta e pura del femminino che emerge dalle nebbie della storia scritta dagli uomini.
Non ho paura dei lupi che pure ho incontrato un paio di volte in collina.

Sono figli di un racconto terroristico inventato ad arte per non farci entrare nel bosco dell’ inconscio personale. Il buio oltre la siepe non esiste ma esiste il buio prima,  quello che, se non riusciamo ad oltrepassare, non capiremo mai chi siamo.

La paura del lupo serve solo a farci rimanere ignoranti.
Non ho paura dei mostri, perché credo siano solo vittime di belle faccine sorridenti e ben vestite che attraverso i loro finti sorrisi ci rendono ebeti ed ubbidienti.

Non ho paura dei mendicanti ma della miseria.
Non ho paura della notte non ho paura dei matti, non ho paura dell’ uomo nero.
Ma ho terrore dell’ uomo bianco che ci si nasconde dietro.

Ho profondamente paura delle greggi, delle mandrie votate al macello perché prima o poi, passate loro, incontri pure tu il pastore con i cani.

Non ho paura di entrare al cimitero la notte.
Non ho paura degli spiriti dei morti.
Mi impressiona il cinismo dei vivi. Mi terrorizza l’ incultura delle masse. La mancanza di Empatia mi fa agghiacciare il sangue nelle vene.
Non mi spaventa il presente ne ho timore in genere del futuro.

Ma se guardo al passato un brivido mi corre lungo la schiena. Perché so che la nostra memoria è corta. Troppo corta.
Non ho paura della morte.
Ho paura della dimenticanza, della rimozione.

Forse Lucifero anziché condannarci sarà proprio lui che salverà tutti noi.
Milioni di morti ” Nel nome di Dio”
Nessuno nel nome di Lucifero…
Già. ..Chissà perché…