Intrigato
da amorfi
paesaggi onirici,
mi ritrovo
sconcertata vittima,
in corpo vagante.
Sono vagabondo
notturno, d’ insonnia
iperattiva immagine,
evanescente.
Inconsistente
grazioso folletto.
Discreto,
cancello le frasi fatte
di parole indesiderate,
per saltare l’ostacolo.
Per tornare a sperare.
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