Rughe, tutto continua fino a quando non continua più

DI ANTONIO MARTONE

 

Le rughe si sviluppano lentamente.
L’assedio è impercettibile ma è di colpo che ce ne si accorge: una sera, tornando a casa più stanchi del solito, ci si avvede sgomenti che il viso è cambiato!

Da dove vengono, ti chiedi, quei solchi che frastagliano la faccia? Da quale profondità di te stesso sopraggiungono? Di che cosa sono il risultato e che cosa vogliono dirti?
Per un istante, guardi il tuo volto come fosse quello di un altro.

Si pensa che passerà, che dopo una notte di sonno tutto ritornerà come prima – ma, al mondo, niente ritorna come prima. Mai più! Inutile farsi illusioni.

Devi accettarle. Non ti rimane altra scelta. Farne tesoro, elaborarle, dar loro un senso e consolarti pensando che sul viso c’è ancora spazio per altre rughe – altre esperienze, altra gioia, altro dolore, altra vita… Ancora altra vita.

Tutto continua. A volte per inerzia, a volte esercitando tutta la propria volontà.
Tutto continua, sì, fino a quando… non continua più!

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