Sabina Guzzanti, « 2119 La disfatta dei sapiens». Un romanzo avvincente

DI FRANCO FRONZOLI

Sabina Guzzanti, si cimenta nel primo romanzo, con una chiave di lettura oggi desueta.

Porta il lettore in una umanità futura, dove la cibernetica è di casa, dove,  un drone programmato dall’Italia va sino in Cile a fare delle riprese che giungono in tempo reale in una redazione.

 

Si entra, per esempio, in un centro ricerca mostrando le credenziali a robot armati che salutano, attivando la
“ modalità cordiale “ .

Come una certa Helene, che si infila su una grande sfera e vola via, il tempo necessario per raggiungere una meta, avvicina la bocca all’orologio e pronunciare la frase “ Atterra tra trenta secondi “ .

Cosa che avviene puntualmente.

Esiste anche in quel futuro, una lobby, molto minoritaria di ultra miliardari, che agisce in un sito segreto,  dove operano le loro strategie per arricchirsi sempre di più.

Una intelligenza artificiale diffusa senza corpo, che esiste solo sulla rete.

Come “ Ulisse “ , un gatto cibernetico,  che muore dopo 16 anni di vita ed a cui  vengono celebrati i funerali in streaming  raggiungendo tutto il globo.

Ed anche un drone che inquadra ed ingigantisce la forma corporea di una donna ed un uomo ; eleganti, belli. dai modi aristocratici, con una gestualità  fluida che sembrano parlare del più e del meno.

Segno evidente,  secondo gli osservatori, che gli è stato innestato nel corpo un microchip J-JREX .

Ache in quel “ futuro “ esistono gli hacker che inviano messaggi ologrammatici.

Sempre insidiosi.

Esistono le sessanta sfumature di sorriso, ed anche la produzione ormonale, per far profumare di sesso con l’intensità programmata.

Questo libro conduce il lettore in un mondo creato dalla fantasia dell’ autrice, un mondo avveniristico ma nel contempo per certe cose simile al nostro.

 

Sempre più ricchi che dominano, sempre meno libertà, sempre meno libero arbitrio.

È un romanzo che si articola in avvincenti situazioni, che può piacere ai giovanissimi, ma anche ai meno giovani.

Un romanzo molto particolare ambientato in un futuro che potrebbe, dico potrebbe, molto, come sempre, dipenderà da noi, appartenere alle future generazioni.

Immagine tratta dal web

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