Saman, uccisa dalla stessa famiglia perché non voleva sposare il cugino pakistano

di Emanuela Corda

Saman Abbas desiderava vivere i suoi 18 anni come tutte le ragazze del mondo. Libera di poter decidere della sua vita, delle sue amicizie, dei suoi amori… e invece… così come avrebbe confessato il fratello, avrebbe incontrato la morte per mano di uno zio su mandato dei suoi stessi genitori.
Il tutto perché la giovane Saman non voleva soggiacere a certe tradizioni medievali che relegano la donna ad oggetto senza diritti. Un oggetto di cui disporre e non un essere umano con sentimenti ed emozioni.
Ad oggi, tutte le evidenze e le confessioni di alcuni congiunti raccontano che gli occhi di Saman si sono spenti per sempre per mano di chi avrebbe dovuto proteggerla e amarla, anche se il corpo non è ancora stato ritrovato.
Ma questa storia è la storia di tante donne nel mondo che ancora vivono vite indegne, nelle privazioni e nel dolore. Queste storie vanno raccontate e denunciate. Questa carneficina ai danni delle donne, nel 2021 considerate ancora esseri inferiori non è più tollerabile.
Va combattuta con ogni mezzo e sconfitta come la peggiore delle malattie.
Potrebbe essere un primo piano raffigurante una o più persone
*Immagine web

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