Si nasce tutti allo stesso modo, anche se nessuno puo’ scegliere dove e in quali condizioni economiche crescere.
Nessuno sceglie il colore della propria pelle e nemmeno l’educazione che ricevera’.
Siamo il frutto del caso. Della combinazione tra milioni, miliardi di possibilita’.
La nostra esistenza la dobbiamo ha chi ci ha accudito e non sempre questa persona e’ la madre, o il padre biologico.
Dobbiamo sempre tener presente che non abbiamo nessun diritto di veto, sulle vite altrui.
E il nostro diritto di critica, finisce quando e” distruttivo, o comunque, offensivo ed umiliante per i nostri simili.
Una societa’ dove le pallottole sono per lo più “vaganti”, e la volonta’ di sopprimere propri simili, riesce ad avere infinite giustificazioni legali; come accadeva, con meno enfasi, secoli fa.
Finiamola di crederci migliori e comunque in possesso di una autorita’ che ci arriva dal nostro censo.
Chi muore non ha quasi mai torto e chi vive non ha ragione a prescindere.
Chi semina odio raccoglie tempesta e chi verra’ dopo piangera’ sulle nostre miopie storiche!
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