Scrivere non è soltanto raccontare, sciorinare eventi, far viaggiare l’immaginazione del lettore. Certo è anche questo ma il raccontare rappresenta un compito minore, parallelo, quasi un corollario necessario ma incidentale.
Scrivere significa soprattutto scavare nell’animo fino a farsi male alla ricerca di un senso, di una traccia impressa dal destino, di un (dis)armonia più vera di quella espressa dalla prosa quotidiana.
La gran parte degli scrittori contemporanei si limita, nel migliore dei casi, alla narrazione che ammicca al lettore, che lo blandisce al fine di sedurlo. È esattamente in questo che va letta la crisi, o forse la fine, della letteratura.
- La natura - 18 Aprile 2024
- Anelito - 18 Aprile 2024
- Immersi nel nulla: che fine hanno fatto i valori? - 18 Aprile 2024