#Scuola. Una medaglia di latta per il ministro Bianchi

di Salvatore Salerno

Il Ministro dell’Istruzione tiene unicamente ad una medaglia di latta puntando tutto sull’inizio dell’anno scolastico in presenza con docenti e ata in servizio il primo giorno di scuola.

I soliti di ruolo per l’80% e il solito caos per il restante 20% dell’organico di fatto, caos che è stato capace di anticipare in questo mese di settembre per mettersi quella medaglia al petto.

Nulla in effetti è mutato rispetto alla gestione Azzolina.

Per questo unico merito presunto che vorrebbe attribuirsi, il Ministro Bianchi sta provocando errori, algoritmi impazziti, su GPS e graduatorie.

Immissioni in ruolo che non coprono neanche il turn over spacciati per nuovi posti, stress e corse affannose in tutte le graduatorie per docenti e ata, mobilità legittime impedite, ruolo negato e neanche percorso di abilitazione per chi ne aveva diritto, segreterie che fanno straordinario e anche notturno, convocazioni massive incredibili di 100 o 300 precari in graduatorie di istituto per un solo posto, sprechi e pericolo sul piano fisico e mentale per supplenti costretti ad organizzare in 24h viaggi di 1000 chilometri di persone ai quali si è negato il ruolo per biechi motivi economici e per mancato investimento in una scuola sulla quale si proclama una priorità inesistente, firma in presenza anche nel giorno del matrimonio che il Ministro vede come un “regalo” di nozze e le parole sono pietre, un rivelare un pensiero di concezione del diritto al lavoro aberrante, uffici scolastici senza personale che non possono che fare gattini ciechi da una mamma gatta frettolosa, infanzia e primaria penalizzate da organici di diritto e di fatto almeno al 50% del fabbisogno di sempre e più per la pandemia, ricorsi a migliaia e ingiustizie nelle assegnazioni delle supplenze dovute ad un sistema tortuoso e perverso.

Non sarebbe stato abbastanza propagandistico del nulla qualche giorno in più e serenità concessa ai supplenti più lontani o, più giustamente, qualche settimana di anticipo del Ministero per occuparsi di GPS, ruoli e assegnazioni cattedre?

Un Ministro caporale di giornata.

Niente di nuovo, concreto e durevole su tutto il resto che sarebbe inutile elencare ancora per far funzionare davvero la scuola pubblica italiana.

Tranne gli addetti ai lavori che sanno, succede invece che giornali, TV, politica, famiglie e opinione pubblica, niente sanno o capiscono del mondo reale di ogni Istituto scolastico.

A nessuno interessa.

Il green pass dell’ubriacatura social di agosto sta finendo il suo ruolo di distrattore di massa.

Chissà se si ritornerà a parlare di cose serie, quelle di sempre, contratto, classi affollate, edifici, sicurezza e distanziamento, controllo e tracciamento sanitario per ogni singola scuola, trasporti e via proseguendo.

La seconda medaglia la cercherà nelle sue teorie devastanti, in piena continuità dalla mal riuscita autonomia scolastica e della riforma renziana, che finiranno per demolire la libertà di insegnamento, ripropongono la scuola azienda gerarchizzata, le competenze, la prevalenze di istituti tecnici e itis regalati agli imprenditori locali e da loro direttamente governati, le note fesserie diventate studi e verità assolute di ocse, invalsi, fondazione Agnelli e treelle.

Magari pensasse di ritornare assessore alla formazione professionale dell’Emilia Romagna, sarebbe già un successo per lui e forse un ruolo che gli è più adatto malgrado la posa professorale da accademico economista.

E’ un mancato intellettuale, Ministro tecnico forse apprezzato da economista del risparmio.

La scuola non può riconoscergli una relazione empatica o sentirlo come un uomo di scuola, neanche in tarda età. Tutto ma intellettuale libero proprio no, non ci convince con l’affettuosità o simili banalità.

#scuola  #bianchi

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