Scusate se gioco…

DI PINA COLITTA

 

Le conseguenze della dipendenza da videogiochi sono allarmanti e distruttive: riduzione o assenza di hobby, cattiva igiene del sonno, calo delle prestazioni lavorative, calo delle prestazioni accademiche, calo nelle abilità attentive e aumento dell’aggressività e dell’ostilità, verso i propri simili.

Ma vi è anche calo della memoria e dell’attenzione ( dimenticare quello che viene detto a distanza di pochi minuti per poca attenzione a quanto verbalizzato in un discorso), aumento della solitudine e aumento di peso fino a raggiungere l’obesità.

Si va a strutturare un chiaro processo bio-psico-sociale che porta la dipendenza a livello comportamentale per cui la persona coinvolta è totalmente assorbita dal gioco che lo stesso diviene un modo per fuggire dalla realtà e permette di provare emozioni piacevoli.

Chi si impegna nei giochi online ha bisogno di prolungare il tempo che passa a giocare per sentire gli effetti positivi su di sé, delle vere e proprie emozioni piacevoli al punto da avvertire uno stato di ansiosa depressione ed irritabilità se non può giocare.

Da qui nasce un significativo ritiro sociale e, nonostante la persona possa comprendere la gravità della sua situazione e decida di smettere per un po’ di giocare, con la motivazione che non si trova in accordo con altri giocatori, in realtà non riesce mai ad interrompere completamente: la voglia di giocare che si è trasformata in una vera e propria dipendenza.

L’aspetto più evidente è che, da un punto di vista delle relazioni interpersonali, chi soffre di dipendenza da giochi online preferisce passare il tuo tempo con gli amici conosciuti in rete e crede che queste relazioni siano molto più belle e intense rispetto a quelle della vita reale nella quale le persone risultano essere, noiose, incomprensibili e fastidiose.

I dipendenti da gioco on-line giocano per non provare insoddisfazione e questo è un elemento focale per comprendere quanto siano soggetti al ritiro nella propria realtà virtuale, isolati, man mano che vengono sempre più catturati dal gioco.

Va precisato che questo disturbo, che può essere significativo, in coloro che ne soffrono a volte non presenta nei segni e sintomi e se ci sono, sono difficili da riconoscere.

In ogni caso esistono due tipi di videogiochi e quindi due tipi principali di dipendenza da videogiochi: i videogiochi standard sono generalmente progettati per essere giocati da un singolo giocatore e comportano un obiettivo, una missione chiara, come per esempio il salvataggio di una principessa; la dipendenza, in questi casi, è legata al fatto che bisogna compiere una missione e al raggiungimento di un punteggio che deve essere solitamente elevato, quindi legato ad uno standard definitivo.

L’altro tipo di dipendenza riguarda i videogiochi associati a giochi multiplayer on-line. Questi giochi si possono fare attraverso internet con altre persone e creano dipendenza perché generalmente non hanno mai fine: i giocatori spesso, personaggi online, contemporaneamente creano relazioni con altri giocatori online, come una fuga dalla realtà; per alcuni questa comunità potrebbe essere il luogo in cui si sentono più accettati e in cui si sentono bene, in una sorta di zona comfort.

Solitamente, questo tipo di giochi è proprio progettato per creare dipendenza e diciamo anche che, in molti casi, ciò accade perché quando si crea un gioco abbastanza impegnativo, si crea nel giocatore la tendenza a cercare di raggiungere l’obiettivo, quindi il successo di un giocatore spesso sembra fuori portata.

A questo proposito la dipendenza da videogiochi è molto simile a quella più ampiamente riconosciuta come gioco d’azzardo o ludopatia e come con qualsiasi altra dipendenza. Anche in questo caso ci sono dei segnali di avvertimento ed è importante sapere come riconoscerli.

Per esempio c’è qualcuno a cui ci si tiene ed è un appassionato giocatore, bisognerebbe far caso ad alcuni sintomi emotivi e fisici. Tra i sintomi emotivi della dipendenza da videogiochi, sicuramente la sensazione di irrequietezza se si è impegnati in altre attività e quando si è impossibilitati a giocare, con la preoccupazione alle precedenti attività on-line.

I videogame provocano l’isolamento dagli altri per passare più tempo a giocare. Alcuni evidenti segnali nei sintomi fisici sono la sensazione di affaticamento nel fare le cose, emicrania dovuta ad intensa concentrazione, affaticamento degli occhi, sindrome del tunnel carpale causata dall’uso eccessivo di un controller o del mouse del computer, cattiva igiene personale.

A prescindere da quali siano gli effetti, a breve e lungo termine, la dipendenza da videogiochi, come per qualsiasi altro disturbo compulsivo, può avere gravi conseguenze. Ora, sebbene la maggior parte dei sintomi sopra elencati abbia effetti a breve termine, purtroppo, possono portare ripercussioni a lungo termine più gravi se non affrontati correttamente.

In molti casi, la persona che dipende dai videogiochi spesso evita di dormire o mangiare cibo di qualità per continuare a giocare mentre gli effetti a breve termine possono includere fame, affaticamento con un disturbo del sonno. In ogni caso i problemi di salute son spesso legati all’alimentazione.

Chi gioca, vede come un elemento di disturbo gli eventi familiari le uscite con gli amici, ostacoli al tempo dedicato al gioco, in completo isolamento al punto che se questo modello comportamentale dura per un lungo periodo di tempo, i giocatori potrebbero ritrovarsi senza amici e incorrere in quella che ultimamente viene chiamata sindrome da ritiro sociale o hikikomori.

Da studi recenti si è appurata una correlazione allarmante tra dipendenze da videogiochi e la depressione ed in questo caso è importante cercare aiuto in una struttura di trattamento in grado di affrontare entrambi i problemi.

Se si tenta di trattare la dipendenza da videogiochi senza trattare la depressione sottostante è più probabile che la dipendenza si ripresenti. La dipendenza da videogiochi è collegata a depressione, insonnia una generale mancanza di preoccupazione per la propria salute.

La cura per la dipendenza da videogiochi con annesso trattamento è simile a quello per altre dipendenze: la consulenza psicologica e la modifica del comportamento sono i mezzi principali per trattare i giocatori dipendenti insieme alla psicoterapia individuale e familiare.

Sono sicuramente potenti strumenti di trattamento, ma a differenza della droga o dell’alcol, i videogiochi sono spesso legati al computer, che sono una parte fondamentale della vita della maggior parte delle persone. In questo modo la dipendenza è simile a un dipendenza da cibo di conseguenza alcuni centri trattamento esplorano l’uso controllato del computer come per il cibo, piuttosto che l’astinenza.

In realtà non esiste una cura per la dipendenza da videogiochi come per l’alcolismo e la tossico dipendenza, ma esiste un modo per accedere al trattamento ed è quello di rimanere consapevoli dei fattori scatenanti anche partecipando a gruppi di recupero.

In genere si raccomanda la consulenza e la terapia cognitivo-comportamentale per capire in che modo il gioco è legato alla propria scuola, al proprio lavoro e alle proprie emozioni, ai propri sentimenti nonché agli obiettivi e alle ricompense del senso della vita.

La terapia consente al dipendente di spostare i propri pensieri sostituendo quelli che portano al gioco compulsivo con schemi di pensiero più sani come suggerisce il nome “la terapia cognitivo-comportamentale” che consente a una persona di modificare in meglio i propri pensieri, le proprie emozioni e comportamenti.

Sono rimasto per qualche ora senza connessione internet e ho conosciuto delle persone stupende qui a casa. Dicono di essere la mia famiglia.
(Anonimo)

Immagine tratta dal web

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