Siamo d’accordo il “ lei “ è sinonimo di rispetto, il “ tu “ di confidenza. Con il ”lei “ allontani e con il “ tu “ avvicini.
Ho una avversione per il “ Lei “, non perché non gradisca il rispetto, ma perché non mi piacciono le distanze.
Inoltre il “lei” non è detto che sia sempre sinonimo di rispetto, molti esempi si sono visti di apparente educazione, terminare nel peggiore dei modi…
Il “ Lei “, lo posso accettare da chi non conosco, quelle persone “ anonime “ che appaiono nella vita, spesso per caso.
Ma vorrei tanto che nella virtualità e nella realtà mi venisse consegnato il ” Tu “ , da persone conosciute.
Vorrei che i giovani mi dessero del tu, perché la gioventù è contagiosa, porta al dialogo, alla confidenza della conoscenza.
Il “ Lei “, diciamolo con tutta sincerità, “ invecchia “ crea distanza, ed è una cosa che non sopporto la distanza, soprattutto quando si fa di tutto per condividere e creare rapporti interpersonali.
Una volta il “ Lei “ era proibito, addirittura si aumentavano le distanze con il “ Voi “, un termine autoritario, freddo. Anche i figli, non tutti, davano del ” Voi “ al padre per siglarne l’autorità.
Un modo di fare finanche esagerato, inconcepibile oggi, se si pensa quanto i rapporti tra genitori e figli sono cambiati.
Il “ Voi “, era concepito come supremazia, come legittimazione del comando, era un termine “ despota “ .
I termini vanno calibrati:
non dovrebbero essere né eccessivi e neanche riduttivi, ciò che conta è che portino con loro sempre rispetto ed educazione.
Il peggior “ Lei “ usato, sta in questa frase “ Lei non sa chi sono io “ . Oppure come letto in una vignetta, in cui campeggia una persona che rivolgendosi ad un’altra persona di colore dice : “ Tu tra qualche mese otterrai la cittadinanza italiana. Risposta : ma da quel momento mi darà del Lei ? .
Non c’è cosa peggiore che usare aggettivi per denigrare, per differenziare il colore della pelle, le etnie oppure le religioni.
Come sempre, non è quasi mai quella che viene ritenuta da alcuni, la troppa confidenza a rovinare i rapporti, ma il dipingersi rispettosi esteriormente e continuare ad essere dei grandi superficiali ed irrispettosi esteriormente.
Immagine tratta dal web
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