Sensualità

DI ORNELLA SUCCO

Un sesto senso non l’ho mai avuto
ma tra i cinque canonici mi avvalsi
dell’olfatto assi più che dell’udito
e dell’udito più che della vista.

La vista certo contò più del gusto
del quale mi servii quanto del tatto.
Lo dico per spiegare onestamente
il modo in cui affronto quest’ingrata
stagione della vita.

Cautamente
annuso l’aria come un animale,
tendo l’orecchio quando tace il vento
e, senza sosta, scruto l’orizzonte.
La vita è un bracconiere, non ho tempo
per fare il sommelier, per degustare,
od indugiare in troppe tenerezze.

Annuso, ascolto, guardo e corro via.
Ciò che rimpiango della giovinezza
è un profumo di pane sfornato,
la sinfonia delle gocce di pioggia
e lo schietto sorriso di mia madre

©® Copyright foto di Ornella Succo

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