Senza

DI ORNELLA SUCCO

Sognavo versi capaci di dire
tutto quel che dal cuore traboccava,
versi come ruscelli di montagna
in facile discesa verso valle,
versi veloci come vento di foehn
che ti cingano, sorprese, le spalle.
Sognavo versi sui banchi di scuola,
scrivevo versi su fogli volanti,
sui diari delle amiche innamorate,
come me, dei poeti e dell’amore,
sui quaderni di amiche annoiate
della realtà che non si può mutare.
Poi si perse la vena.
Inaridita
mi parve ogni parola, immaginata
per un’altra stagione della vita.
E, come un fiume carsico ingoiato
dalle pietre,
mi trovai senza linfa,
senza parole, senza sentimenti.

Come sia poi riemerso questo fiume
resta un mistero celato a me stessa,
quasi che, approssimandosi la foce,
il desiderio d’ogni goccia fosse
rivedere la luce del mattino.

©® Copyright foto di Ornella Succo

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