Sì alla pillola dei cinque giorni dopo per le minorenni senza ricetta

DI CHIARA FARIGU

A dare il via libera alla vendita  della pillola dei cinque giorni dopo anche per la minorenni  senza l’obbligo di ricetta  l’Aifa, ovvero l’Agenzia italiana del farmaco.

Una decisione destinata sicuramente a far discutere.  Soprattutto in chi vi legge il sospetto o il timore che bypassando la prescrizione medica, possa contribuire ad aumentare il ricorso all’aborto.

Il Movimento per la vita è già sul piede di guerra e bolla la determina 998 dell’otto ottobre scorso come ‘macchina dello scarto umano’.  Una sconfitta  della scienza, della ragione e del buon senso. ‘Uno sgravio per i medici di base che avranno meno da fare, e  per  una sanità che si ‘alleggerisce’ dagli aborti  che  potrebbero essere praticati in epoca gestazionale più avanzata’.

‘E’ uno strumento altamente efficace oltre che etico’, replica l’Aifa.  Efficace perché previene una gravidanza indesiderata dopo un rapporto non protetto (o in caso di fallimento del metodo contraccettivo); etico in quanto consente di evitare ‘momenti critici’ che di solito sono sempre e solo a carico delle ragazze.

Non è un anticoncenzionale da utilizzare regolarità, sottolinea l’Agenzia del farmaco, ma un contraccettivo d’emergenza. La cui efficacia è tanto maggiore quanto più precoce è l’assunzione.  L’efficacia si annulla se viene assunta ad ovulazione avvenuta.  Il suo principio attivo, l’ulipristal acetato, agisce infatti modificando l’attività dell’ormone preposto all’ovoluzione, il progesterone, ritardandola, ma solo se assunto entro 120 ore dal rapporto.

Comunque la si pensi, la determina dell’Aifa farà parlare a lungo. La discussione è appena agli inizi

*Immagine tratta dall’Ansa

Chiara Farigu

Pubblicato da Chiara Farigu

Insegnante in pensione, blogger per passione. Laureata in Scienze dell'Educazione, ama raccontarsi e raccontare l'attualità in tutte le sue sfaccettature. Con un occhio particolarmente attento al mondo della scuola e alle sue problematiche