Sicuri che a Natale siamo tutti più buoni? ⋆ lo scrigno di pandora

di Rosa Gallo

“A Natale sono tutti più buoni”…
No. Non è vero che a Natale sono
tutti più buoni, i buoni sono buoni come sempre, i cattivi invece diventano più cattivi, incarogniti dalla rabbia e mangiati dall’astio.
Forse anche loro diventano più sensibili, ma in negativo. Li vedi subito quelli così, non sorridono mai con gli occhi, non riescono a capire che della sensibilità ci si dovrebbe vergognare solo dopo averla persa.
In questi giorni che precedono il Natale bisognerebbe credere soltanto alle favole.

Siamo rimasti così fregati da questa vita che quando troviamo qualcosa di buono, sentiamo subito odore di bruciato, anche quando dovremmo soltanto chiudere gli occhi e respirarne il profumo … della favola vera.

Mi piacerebbe che la favola, almeno in parte, almeno una volta, diventasse realtà e che ogni persona che entra nella mia vita diventi un valore aggiunto, un guadagno, non una perdita, vorrei mi desse stimoli anziché togliermeli.

Poi ci sono loro, la vera favola, anzi, la favola vera, la realtà certa. I legami che rimangono per sempre.
Sono tra le “cose” più importanti che possiedo, sentimenti e affetti forti, profondi, vanno oltre il tempo, oltre il vento, oltre il brutto della vita.

Di quel filo rosso che unisce le persone però una cosa bisogna sia ben chiara sempre a tutti, se lo tendi troppo poi si spezza e scompare e dovremmo anche tutti capire che la felicità è un modo di pensare, non di possedere, e che voler bene non è mai un errore. Sbaglia solo chi non lo capisce.
Tutto arriva senza volerlo, poi per farlo restare bisogna volerlo forte.

È vero, siamo difettosi quando siamo spontanei, magari impacciati, per nulla calcolatori, finalmente veri. Ciò nonostante è certo che ci si fa più male trattenendosi che lasciandosi andare.
E allora, vada per il difettoso.

Quindi, al termine di questa favola ai confini della realtà, posso dire: “non fate le persone serie, siatelo e non fate finta di essere felici, andate a prendervela quella felicità”.