Soli nella moltitudine di persone

DI FRANCO FRONZOLI

Siamo soli anche se in mezzo ad una moltitudine di persone, abbiamo scelto la virtualità, la lontananza, non esistono più le discussioni nel bar, nel mercato, nelle piazze, nelle Chiese.

Ci si saluta con una “ reazione”, un ciao con il pollice all’insù, ci si lascia coinvolgere dagli smartphone, siamo diventati sudditi di una tecnologia sempre più coinvolgente , o forse sconvolgente.

Dove sono andati a finire le discussioni animate, dove sono finiti gli abbracci e le strette di mano, ci si guarda negli occhi tramite uno schermo, la chiamiamo videochiamata.

Abbiamo perso la percezione, di uno sguardo, di una strizzatina d’occhio, il dolore di uno schiaffo, la imprecazione per un gol subito.

Dialoghiamo compulsando degli asettici tasti, ci scambiamo pareri, critichiamo senza avere difronte chi è criticato.

Siamo diventati delle sostanze evanescenti, che perdono le parole nel vento della tecnologia mediatica; otteniamo tutto compulsando un tasto, ci siamo affezionati al termine “ remoto “, si lavora da casa, i ragazzi giocano da casa, esistono oramai le “ riunioni in rete” addirittura si cerca l’amore nei social, nelle chat, anche gli appuntamenti si creano nelle chat .

Stiamo perdendo il profumo della vita, i colori, le emozioni, non conosciamo più la bellezza di essere seduti a guardare un tramonto.

Tutto tramite una scatolina, uno specchio, senza un vero sentimento, una emozione che fa palpitare il cuore.

Siamo soli tra la gente, con gli auricolari nelle orecchie ed il cellulare in mano, vaghiamo per strade e piazze, confusi da effetti che speciali non sono.

Stiamo perdendo, poco a poco, gli orizzonti, il profumo delle stagioni, la bellezza delle foglie che cadono in autunno.

Stiamo perdendo le cose più belle della vita, le sensazioni che ci regala, le emozioni, ci stiamo calando in una virtualità sostitutiva della vita reale.

Forse abbiamo anche sostituito l’amore, tradotto in un cuoricino, oppure con la sigla tvb, e piano piano, lemme lemme, sta arrivando l’“ intelligenza artificiale “ , forse vedremo volare un nostro pensiero in un software, che ci traduce tutto parola per parola .

Immagine tratta dal web

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