Sono cieca

DI ROBERTO DE PONTI

 

Ricordo il giorno
in cui ti incontrai,
amica mia che doni
speranze senza confini.
La tua bianca bacchetta
tastava in ogni direzione,
forse percependo
la mia presenza,
il mio insensato imbarazzo.
Con estrema #timidezza,
il volto nascosto
da setosi capelli corvini,
mi chiedesti il braccio
per attraversare
una trafficata via,
con umiltà e candore.
Nel contatto percepii l’ amore,
nascosto dietro occhiali scuri,
il battito del #cuore accelerato.
Incuriosito dalla tua essenza
ti invitai a bere caffè,
sicuro del tuo rifiuto
eppure speranzoso,
come adolescente studentello.
Tu accettasti,
con entusiasmo di ragazzina,
eccitata al pensiero
del primo ballo.
Seduti, nell’ intimità della vicinanza,
intorpidito dal freddo dicembrino,
sollecitato dal tuo sorriso,
ti feci la stupida domanda,
nemmeno so perché.
Ti chiesi se eri felice.
Guardandomi con #occhi
vuoti e splendenti,
l’ alito caldo al sapore di miele,
mi dicesti parole
che, per la vita e oltre,
ci legarono.
Sono cieca,
non vedo ma sento
il ronzio delle api
ed il profumo del gelsomino,
le risate dei bimbi
ed il dolore del cuore,
il sospiro dei vecchi
ed il sapore della #vita,
rintocco di campana
nell’ amore dell’ Eterno.

#poesia#cultura#scrittori

 

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