Sono ciò che voglio essere

DI PINA COLITTA

Tutto intorno a noi ci ricorda costantemente l’importanza di essere se stessi sin dalla nascita. “Essere se stessi”, una sorta di karma, ormai recitato da tutti: genitori, insegnanti, migliori amici; persino in alcuni spot pubblicitari, nel mondo del marketing. Che cosa vuol dire realmente essere se stessi?

Come può non andare il nostro pensiero al nostro amato Pirandello che, nella sua produzione letteraria, descrive costantemente l’uomo che si cala nel suo personaggio in forme stereotipate da una società che non accetta la sostanza in nome della forma.

Come avere dubbi se nell’era dei social si descrivono solo profili del dover essere ricorrendo a definizioni generiche, vuote per esprimere chi si vorrebbe essere ma raramente chi si è davvero…

La domanda è d‘uopo: esiste davvero la descrizione di se stessi? In realtà non accade quasi mai perché, nella maggior parte dei casi, si vive dominati da condizionamenti esterni. L’inserimento in un gruppo è dettato da alcune condizioni per farne parte come l’essere apprezzati ed accettati.

Ovviamente questo è a discapito dell’autenticità e persino del benessere psicologico.

Ebbene sì, il nostro Pirandello, nell’era della nascita della psicanalisi, sull’onda del flusso di coscienza di quegli anni, descriveva una società di allora che è questa di oggi in cui bisogna sicuramente essere altro.

Eppure, bisogna comunque osare di essere se stessi in tutta la propria essenza! Ma perché è un’impresa a volte impossibile se anche in molti film, serie tv, libri rivolti a bambini e ragazzi, è presente una continua sollecitazione a scoprire se stessi?

In realtà un mondo in cui eroi ed eroine rompono gli schemi con personaggi, che per loro caratteristiche uniche sono sempre vittoriosi.

Poveri spettatori o lettori, soprattutto se piccoli, che guardando il mondo in cui vivono, scoprendo di essere stati truffati perché la realtà è ben diversa. E quale sarebbe il mondo di oggi?

Il regno dei selfie e dei filtri, che fin da piccolissimi abituano a mostrare un falso. Si, imitare gli altri con pose che non sono usuali, ma per emulare ora quell’icona ora quel vip, mostrando il proprio corpo ad uso e consumo di un fatiscente gruppo di “amici” per raggiungere alti indici di gradimento sul web.

“Alla fine di questa giornata rimane ciò che è rimasto di ieri e ciò che rimarrà di domani; l’ansia insaziabile e molteplice dell’essere sempre la stessa persona e un’altra.”
Fernando Pessoa

Immagine tratta dal web

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