‘Per stabilizzare i risultati sinora ottenuti, servono ancora settimane di sacrifici’, ha esordito così il ministro della Salute Speranza nel corso di un’informativa al Senato.
Sarà dunque un Natale sobrio perché non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Scongiurare la terza ondata è il mantra che i vertici del governo ripetono a ogni piè sospinto. Evitare gli assembramenti, disincentivare i viaggi in Regioni diverse e limitare gli spostamenti tra Comuni anche nei giorni di Natale e Capodanno: queste le misure che il governo si appresta a mettere nero su bianco nel prossimo DPCM che entrerà in vigore a partire da venerdi 4 p.v.
L’Italia resterà divisa in zone rosse gialle e arancioni, confermato il coprifuoco dalle 22 alle 6 del mattino per tutto il periodo delle festività. Ancora al vaglio se concedere deroghe per evitare che gli anziani debbano trascorrere le festività da soli, consentendo quindi a un parente stretto di muoversi.
‘Se non vogliamo nuove chiusure nel 2021, dobbiamo affrontare le feste con la massima serietà’, ha ribadito Speranza, aggiungendo che senza le restrizioni già in atto e le prossime in vista delle festività ‘non sarebbe possibile tenere sotto controllo la curva dei contagi’. Perché nonostante i miglioramenti che vengono confermati dai dati in diminuzione il pericolo non è scampato.
Speranza si è poi soffermato sul tema vaccini assicurando che da parte del governo non vi è alcuna intenzione di disporne l’obbligatorietà. ‘Sarà somministrato gratuitamente a tutti gli italiani. Si tratta di un bene comune e nessuna disuguaglianza sarà ammissibile nel corso della campagna’.
Come più volte annunciato saranno gli operatori socio-sanitari, i residenti delle Rsa e gli anziani ad usufruirne per primi. Per la somministrazione saranno coinvolti anche gli ambulatori, i medici di famiglia e la sanità militare.
*Immagine tratta dal web
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