Quanti vecchi ricordi,
profumati di terra bagnata
ed erba calpestata…
E quelle bianche pareti,
candide e semplici
come un lenzuolo di lino sgualcito.
Quel portoncino di legno,
che nasconde un piccolo tesoro
racchiuso in un pugno.
E quella piccola croce
che pare la punta dell’universo
che punge tutte le nuvole.
E tutt’intorno
quella magia ovattata
nel religioso silenzio
di anime solitarie
che aleggiano nell’aria
come vecchi fantasmi.
Solo un cane che abbaia
mi riporta nell’amara realtà.
E quel profumo di timo
e fresca camomilla…
E quei colori tenui
dall’indaco al lilla
tinteggiano il tetto del mondo
che spennellano a valle
le ombre d’un verde profondo.
Immagine tratta da Pixabay
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