Supremo

DI LUCIANA IBI

Se mi allontano
non mi afferri.

Sono l’arco teso
su corde di violino,
vibranti
struggenti note
che salgono sull’Infinito .

Il mio mondo di parole
si espande nella tua musica
Violinista dai mille volti.

Sai trasformarle
in lacrime di fuoco,
lapilli,
stridenti suoni
e ,poi…
..improvvise cascate ,
fiumi senza argini,
mareggiate,
gorgoglio di ruscelli…

…in quell’attimo sospeso di silenzio,
sulle alte vette,
la valanga resta immobile.

Senza preavviso alcuno
precipita nel Suono,
travolge abeti rossi
che tieni fra le mani,
diventa abbagliante bianco ,
Ombra sepolta che muore
e
poi
rinasce sulle tue sapienti dita,
sul tuo viso chino,
sull’Esaltazione
che ti anima.

Corre veloce la mia mano
sull’avorio di pergamena,
accetta il volo di quel Falco ,
il batticuore della Preda,
le striature degli Artigli…

..tutto si fa rosso,
supremo,
mentre i denti affondano
per trattenere il pianto.

Null’ultimo passaggio
di quell’arco sull’Anima Scoperta,
Tremante,
Smarrita,
Spogliata dal Tormento,
finalmente Arresa,
tutto cade a terra
lievemente…

…raccogliamo i cocci
Violinista!
Guarda
Dopo l’assalto della Passione
Noi,
di nuovo,
siamo Integri.

“Il violinista ”
Olio su tavola 110×120
Opera dell’artista Virginio Bruscagin
Pubblicazione autorizzata dall’artista

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