Sviluppo sostenibile per il rilancio, contributi ai comuni per il 2021

DI LUIGI de CAPOA

Due miliardi di euro ai Comuni per interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile. “Assegnazione ai comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti del contributo per il potenziamento di investimenti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale e per l’abbattimento delle barriere architettoniche, per l’anno 2020” .

Questa la pubblicazione del Decreto del 14 gennaio 2020 per lo sviluppo e il sostentamneto 2021-2024.

I contributi sono erogati ai comuni beneficiari con le seguenti modalità:
il 50% previa verifica dell’avvenuto inizio dei lavori entro il 15 settembre di ogni anno;
il restante 50% previa trasmissione del certificato di collaudo o certificato di regolare esecuzione rilasciato dal direttore dei lavori.

In funzione del numero di abitanti, ogni Comune ha infatti la possibilità di fare richiesta del contributo con dei valori massimi a cui far riferimento.

Di seguito le fasce, con ammontare raddoppiato per il solo anno 2021 rispetto a quanto stabilito nel decreto ministeriale del 30 gennaio:
100.000 euro per i Comuni con popolazione inferiore o uguale a 5.000 abitanti;
140.000 euro ai Comuni con un numero di abitanti tra 5.001 e 10.000;
180.000 euro ai Comuni che hanno tra 10.001 e 20.000 abitanti;
260.000 euro ai Comuni con popolazione compresa tra 20.001 e 50.000;
340.000 euro ai Comuni con abitanti compresi tra 50.001 e 100.000;
420.000 euro ai Comuni con un numero di abitanti tra 100.001 e 250.000;
5000.000 euro ai Comuni con una popolazione superiore ai 250.000 abitanti.

Ma quali sono gli interventi che rientrano in questo tipo di contributo?
Efficientamento energetico, inclusi interventi per l’efficienza energetica degli impianti di illuminazione pubblica, interventi e soluzioni per il risparmio energetico degli edifici pubblici, inclusi sistemi di monitoraggio energetico, e dell’edilizia residenziale pubblica, l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, in particolar modo fotovoltaico.

Sviluppo territoriale sostenibile, compresi interventi in materia di mobilità sostenibile, opere per l’adeguamento e la messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale (in cui rientrano, ad esempio, anche sistemi di building automation, sicurezza e sistemi per la qualità dell’aria indoor) e per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

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