Testamento d’amore

DI GENOVEFFA FRAU

Del mio corpo
voglio che tu prenda
i gemiti e le voglie trattenute
cogliendole come grazie ricevute,
senza ridere d’una folle ingenuità
che domina la mia vera identità.
Questo dono a te voglio lasciare
potrai gettarlo o custodirlo
prima che il tempo avaro se lo prenda,
Sarai la mia lucida follia
in un tempo ingordo
che andrà via,
uragani e arcobaleni
giungeranno senza freni.
Proverò gioie e turbamenti
giocando come bimba
sospesa in altalena.
Tra carezze e sussurri nel vento
cercherò un appiglio
ingannando il tempo.
Un sorriso senza pena
sarà luce nel buio
sostegno nello sconforto.
Dovrò ringraziarti
per le parole taciute.
Ricorda
Rosso passione
giallo gelosia
verde speranza,
mutano come i pensieri
d’un amore sognato

Immagine tratta dal web

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