Del mio corpo
voglio che tu prenda
i gemiti e le voglie trattenute
cogliendole come grazie ricevute,
senza ridere d’una folle ingenuità
che domina la mia vera identità.
Questo dono a te voglio lasciare
potrai gettarlo o custodirlo
prima che il tempo avaro se lo prenda,
Sarai la mia lucida follia
in un tempo ingordo
che andrà via,
uragani e arcobaleni
giungeranno senza freni.
Proverò gioie e turbamenti
giocando come bimba
sospesa in altalena.
Tra carezze e sussurri nel vento
cercherò un appiglio
ingannando il tempo.
Un sorriso senza pena
sarà luce nel buio
sostegno nello sconforto.
Dovrò ringraziarti
per le parole taciute.
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Rosso passione
giallo gelosia
verde speranza,
mutano come i pensieri
d’un amore sognato
Immagine tratta dal web
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