Tu eri già troppo lontana

DI GIOVANNI DE LUCIA

Doveva essere magia tra gli olivi e il mare, in quella lingua di terra dove anime, culture e miti si fusero nel Salento. Resterà nella memoria dei folletti, nella rugiada che bagna l’orma di Ercole, nei massi delle fate, il ricordo di una mia preghiera.

Tra muretti di pietra, sulla terra rossa passeggiava nell’incanto dei nostri silenzi, un’amore il cui mantra recitava: petra su petra azza parite. E in una di quelle mattine al tuo risveglio, mentre asciugavi due gocce di rugiada, che scivolavano sul tuo viso, per il ricordo di quei tanti mancati abbracci di un amore sempre più lontano, io pensavo di colmare quel vuoto, con quell’unica medesima preghiera che conoscevo.

Ma al primo sole, tra il verde e l’argento di quelle secolari chiome, la vecchia strega con occhi obliqui mischiava le parole della mia preghiera con le tue disperazioni, iniziando a filare al fuso le sorti del mio vivere.

Cosi’, mi trovai inginocchiato sulla collina delle Ninfee e dei fanciulli, lì la pioggia modellava la solida pietra come fosse rossa argilla. Petra su petra azza parite ma tu eri già troppo lontana.

Foto da Pinterest

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