Una ferita nell’anima

DI MARIALUISA VILLA

Tanti fiori, rose profumate, che sbucavano tra il freddo pungente di dicembre. Sopra il marmo gelido, in mezzo alla nebbia. Chissà come sorrideva, da dove si trovava ora, a vedere tutti quei fiori per lei.

Lei forse sorrideva, mentre chi aveva lasciato piangeva un dolore straziante che trafiggeva l’anima e le membra, tanto era violento. La donna fissava quel letto eterno, l’ultima dimora per colei che aveva tanto amato. Ora che se n’era andata non c’era più quell’ansia diventata ormai sua compagna da tanto tempo.

Niente più tormento, domande, preoccupazione, angoscia. Nulla. Solo dolore devastante e senso di vuoto. Tutto il tempo trascorso durante la malattia era passato, inghiottito in quel giaciglio gelido da dove lei non sarebbe più tornata. Tutto era scomparso lasciandola sprofondare in un senso di solitudine e disperazione devastanti.

Ora non sarebbe più esistita l’ambascia di ogni istante in cui doveva lasciarla alle cure di altre persone, e neppure l’apprensione per il momento in cui sarebbe tornata da lei per affrontare il resto del giorno, e lo sgomento che ogni volta l’assaliva quando lei la guardava come una lontana parente che tornava a trovarla dopo tanto tempo.

Lo sguardo che le rivolgeva era quello che si dava a una persona conosciuta, ma con la quale non si aveva nessuna confidenza particolare, solo un normale rapporto superficiale e certamente non profondo.

Ogni volta il dolore la trafiggeva come uno spillone che penetrava fino in fondo al suo cuore sanguinante, e ogni volta cercava di trovare in fondo a quegli occhi un barlume della persa complicità.

Quello che più l’aveva fatta soffrire, forse ancora più della sua perdita definitiva, era stato quello: l’aver perduto quel legame ineguagliabile che sempre c’era stato tra loro, la complice tenerezza che condividevano da sempre e le aveva accompagnate per tutta la vita, da quando lei l’aveva messa al mondo. Era stata la sua mamma, ma ormai non lo era più, nella sua mente, da tanto tempo.

Lo sarebbe stata solo più nel proprio cuore, rincorrendo e conservando i loro ricordi più dolci, che appartenevano ormai a un tempo lontano. Sì, lei non se ne era andata ora. L’aveva persa tanto tempo prima. Quando la sua mente e suoi occhi avevano smarrito il loro eterno amore

Immagine tratta da Pixabay

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