Vaccino covid minori: cosa accade in caso di contrasto tra genitori? La parola alla giurisprudenza

La somministrazione del vaccino – come ben sappiamo – è una questione molto dibattuta in questo periodo. Ma cosa accade quando la somministrazione riguarda un minore e vi è contrasto tra i genitori a riguardo?

La giurisprudenza di merito – seguendo un consolidato indirizzo riferito ad altre vaccinazioni – ha ritenuto che, qualora vi sia un concreto pericolo per la salute della prole in relazione alla grave diffusione di un virus e vi siano dati scientifici univoci che considerino efficace un determinato trattamento medico-sanitario, il giudice possa sospendere temporaneamente la capacità del genitore contrario al vaccino autorizzandone, conseguentemente e comunque, la somministrazione.

Tra le diverse pronunce, un esempio è la sentenza del Tribunale di Milano con cui è stata autorizzata la vaccinazione ad una ragazza di 17 anni a fronte dell’insanabile contrasto presente tra i genitori a riguardo.

La minore aveva espresso con sicurezza e determinazione la volontà di sottoporsi alla somministrazione del vaccino e, sentito il pediatra, lo stesso aveva anche evidenziato l’assenza di allergie farmacologiche, alimentari o altro. (FONTE: Faro Giuridico))