Il giornalista è colui che sa distinguere il vero dal falso …..
e pubblica il falso.
Lo diceva Mark Twain.
Ma pur essendo pienamente d’accordo, voglio precisare che vi sono delle eccezioni, non tante, ma ci sono.
Vi sono media che prediligono le falsità perché conviene
all’ editore o padrone ; preferiscono sporcare la loro deontologia professionale, a scapito della limpidezza.
Leggo giornali, che sono inclini alla falsità, alla pubblicazione di convenienza, alla manipolazione politico culturale.
Abbiamo settimanali che invadono la privacy di certi noti, forse, vi sono accordi tra loro.
Falso e vero.
Buio e luce.
Incoscienza e consapevolezza.
Ecco perché non dobbiamo mai credere alle opinioni altrui ; bisogna verificare, mai fidarsi.
Dobbiamo usare ogni granello di consapevolezza, per non cadere nella trappola della falsità.
Chi è libero è più portato a vedere dove si nascondono le trappole.
Solo chi è condizionabile, subirà le nefandezze delle menzogne, degli artifici, della manipolazione delle opinioni.
Nessuno vi salterà addosso, se non piegate la schiena!
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