VIA LIBERA DAL CdM AL DECRETO AGOSTO. I PUNTI SALIENTI DEL PROVVEDIMENTO

DI CHIARA FARIGU

 

Dopo un lungo e tormentato tira e molla, sia all’interno della stessa maggioranza e sia con le parti sociali, ha visto la luce ieri sera il ‘decreto agosto’. Una manovra, la terza, per fronteggiare la crisi determinata dalla pandemia, da 25 miliardi di euro (12 dei quali per il pacchetto lavoro), approvata ‘salvo intese tecniche’. Ovvero con la riserva di possibili ulteriori modifiche, contenenti interventi relativi al fisco, sostegni agli EE.LL., risorse per il Mezzogiorno, lavoro e imprese, scuola, salute perché ‘nessuno deve rimane indietro’. Questa una delle rassicurazioni espresse dal Presidente del Consiglio, durante la conferenza stampa dopo il via libera del Consiglio dei Ministri.

‘Interventi cospicui, misure significative’, gli aggettivi più volte utilizzati da Conte per descrivere il provvedimento fresco di approvazione che, in aggiunta ai due precedenti, ammonta a 100 miliardi complessivi. Provvedimento reso possibile, ha sottolineato il premier, anche grazie all’intervento e alla collaborazione preziosa del Parlamento che ha approvato lo scostamento di bilancio.

Questi i punti di maggiore interesse:

1) Tasse: la prima scadenza per il pagamento dei mesi di marzo, aprile e aprile, sospesi a causa del lockdown, rimane fissata al 16 settembre entro cui dovrà essere pagato il 50%, i restanti pagamenti potranno essere spalmati in 24 rate ; 2) Stop alla riscossione delle cartelle fino al 15 ottobre e quello della seconda rata per Imu, alberghi, cinema, fiere, discoteche e night-club. 3) Sospese nel 2020 anche Tosap e Cosap, per l’occupazione degli spazi pubblici. 4) Prorogata di 18 settimane la cassa integrazione (pertanto divieto di licenziamento durante la ‘cassa covid’ o nei 4 mesi di sgravi contributivi alternativi).

5) Sgravi al 100% per assunzioni a tempo indeterminato e tre mesi per assunzioni a tempo determinato di lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti balneari.

6) Agevolazioni del 30% dei contributi previdenziali per tutte le aziende che operano nel Mezzogiorno dal 1 ottobre al 31 dicembre. Negli anni successivi, previa autorizzazione della Commissione europea, la decontribuzione sarebbe del 30% fino al 2025, del 20% fino al 2027, del 10% fino al 2029. La misura è al vaglio della Ragioneria dello Stato.

7) Prorogato il reddito di emergenza che passa da 400 a 800 euro per le famiglie in maggiore difficoltà.

8) Previste anche la cassa integrazione per i dipendenti di Air Italy, la compagnia aerea messa in liquidazione mesi addietro.

9) Previsto 1,3 miliardi per la scuola per risolvere la questione legati agli organici e all’acquisto di nuovi dispositivi, come i banchi monoposto, per garantire il distanziamento fisico degli studenti.

10) Sovvenzioni per oltre 5 miliardi a favore delli Enti Locali e territoriali per i mancati incassi di questi mesi dovuti alla chiusura pandemica e 3 miliardi per la formazione delle casalinghe, fortemente voluto dalla Bonetti, ministra delle Pari Opportunità.

Questi alcuni punti, i più salienti, altri, come quello relativo al Mezzogiorno, di ‘portata storica’, come li ha definiti il premier, contenuti della norma.

Chiara Farigu

Pubblicato da Chiara Farigu

Insegnante in pensione, blogger per passione. Laureata in Scienze dell'Educazione, ama raccontarsi e raccontare l'attualità in tutte le sue sfaccettature. Con un occhio particolarmente attento al mondo della scuola e alle sue problematiche