Vivere meno distanti e con più istanti

DI FRANCO FRONZOLI

 

Non basta un telefono a colmare una distanza, come purtroppo si tenta di fare in questa era tecnologica.

Non è uno schermo che dà sensazioni, che sostituisce l’emozione di un abbraccio, di un bacio.

Non si può sostituire un amore, il contorno di esso, le vibrazioni emotive, l’aumento del battito del cuore, con uno strumento che predilige le distanze.

Quante volte seppur vicini ci siamo sentiti lontani, capita spesso anche in  presenza.

È la presenza che allunga o accorcia le distanze,  Così come nel tempo, nei luoghi, nei sentimenti.

Come vivere in una grande città con il cuore e la mente rivolti al paese natio.

Come vivere emozioni che appartengono al passato ma si realizzano emotivamente nel presente.

Il tempo, lo spazio, sono essenziali per vivere, per vivere al meglio, per cercare nuove mete, nuovi orizzonti.

Il mare la sua bellezza, le sue onde, il suo silenzio ed il suo fracasso, non li porta un computer ; devi essere lì, a riva, su uno scoglio, poter toccare l’acqua.

Come per l’abbronzatura: volete mettere quella che dona il sole con quella artificiale dei raggi uva?

Se i giovani non capiscono queste differenze, non capiranno cosa significa il sapore di un frutto, il profumo di un fiore, l’ebrezza di una sera, quanto sia rilassante passeggiare di notte.

Parlo del contatto, della percezione fisica in tutti i sensi, della freschezza di una testa sotto una fontanella.

Non vorrei che la tecnologia sostituisse la natura, lo smart working la presenza.

Sarebbe perdere il dono della vita quella vera, quella che ci vede presenti quando si alza il sole e quando cala.

Non si può imitare il fischio del vento, il ticchettio della pioggia, la freschezza di un lembo di neve.

È la vita prioritaria su tutto, sulle scelte, sulle riflessioni, sulle passioni, sulle emozioni.

Sono tutte cose senza delega, senza finzioni, che vanno coltivate nel cuore e nella mente di ognuno di noi.

Non conosco nessun mezzo tecnologico in grado di tramutare un impulso in una sentimento.

Gli emoji, non sono altro che un surrogato, un abbraccio vero non è sostituibile con una “ faccetta “ .

Dobbiamo tornare a rapinare raggi di sole, profumi di fiori, scintillii di sere e di notti.

Dobbiamo aver capito quanto è deleteria la distanza, la mancanza di affetti, di sensazioni.

Dobbiamo esigere di tornare a vivere fuori dagli schemi e dagli schermi.

Voglio tornare a vivere momenti di sana

follia…

Immagine tratta dal web

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