Non ci so stare in un contesto sempre uguale.
Vado oltre al suono delle voci,
a un risultato già scontato,
all’uniforme grigio di azioni ripetute all’infinito,
al clamore della folla,
alla piaga del dolore
bendata strettamente attorno al cuore,
alle catene del caravanserraglio,
agli obliqui sguardi del possesso,
ai soffocanti abbracci di animi conformi.
Sono altro…
fatta di creta impastata con il sangue,
malleabile tra sensibili mani,
sempre pronta a cambiare forma.
Colpita dal vento sono sibilo ,
nel tuono un grido,
nella pioggia battente
spente lacrime di fuoco.
Sono insicura
camaleontica
anonima
imperfetta.
Cerco pace.
Cerco vita.
La mia anima è un arco teso,
un arcobaleno con le convulsioni.
Mi cercate e poi mi abbandonate…
senza accorgervi
che un attimo prima
già vi ero scivolata dalle dita.
Abitare la Solitudine dei sogni è l’unica via di fuga che conosco.
Immagine dal web
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