Vorrei dirvi di mia mamma…

DI FRANCO FRONZOLI

Oggi 9 maggio festa della mamma.

Non ricordo di aver festeggiato quando mia madre era in vita e tantomeno dopo.

Perché?

Non lo so, forse perché anche lei non ci teneva tanto, era allergica alle ricorrenze, dosava gli affetti con un misurino poco capiente.

Quando se ne è andata mi ha detto parole, che tengo per me, è stata
la prima volta che mi emozionavo vicino a lei.

Haim G. Ginot scrisse una frase che ricordo e che mi ha fatto riflettere :

«La comprensione di una madre è come un cerotto di emozioni per un “ io “ ferito» .

Mia madre era una donna “ agrodolce “ , non approfondiva i sentimenti, ma sapeva amare nel più profondo del suo cuore, in cui
era difficile entrare

Ho capito molto più dopo rispetto a prima, quando forse, ero troppo giovane per comprendere. Ho nel mio cuore quel sorriso, che precedette l’addio.

Un rapporto strano tra noi, sicuramente perché sono stato io a non capire che l’amore non è solo un’ esteriorità, un manifestare con carezze, parole, baci, ma che esiste un amore interiore, molto più profondo alle volte imperscrutabile, sofferto, ma vivo e forte più di quello che si palesa.

Ma oggi ,  voglio dirle due sole parole, solo due, che vorrei potessero riempire tutti quei miei silenzi :

AUGURI MAMMA!

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