Il Perugino - Santa Maria Maddalena ⋆ lo scrigno di pandora

DI ROBERTO BUSEMBAI

E’ Chiara Fancelli, figlia del noto scultore e architetto Luca, e poi successivamente moglie del Maestro “divin pittore” Pietro di Cristoforo Vannucci, noto come Perugino, la Santa Maria Maddalena in un dipinto a olio del 1500.

Mai tanta bellezza e precisione, incanto e delicatezza, delicato aspetto sensuale e mite insieme, furono rappresentati come in questa opera del grande Perugino.

Una perfetta e dolce figura femminile, dal volto perfettamente ovale e dallo sguardo rivolto verso il basso, quasi sospeso, etereo e al tempo stesso reale e accattivante, un esaltazione di luce su uno sfondo totalmente scuro a accentuarne ancora di più il risalto.

Un volto comune, naturale, vivo che difficilmente fa pensare a una Santa e specialmente la Maddalena che iconograficamente è sempre stata rappresentata mesta e dolorosa, se non dalla scritta finemente dipinta, un ricamo dorato, sul bordo della veste color bordeaux, in cui appare il nome per esteso.

I capelli , lunghi e sciolti sulle spalle, vanno a confondersi in quel cupo e buio nero che valorizza comunque quel carnato olivastro dalle gote dolcemente rosate. Il suo atteggiamento pare di attesa, lo dimostrano le due mani gentili poste una sopra l’altra, quasi fosse appoggiata a una balaustra di una finestra e osservasse ciò che passa sotto il suo sguardo.

E’ una rappresentazione che incute dolcezza e pace interiore, sia per la delicatezza dei colori e dei tratti, la gentilezza del portamento, che diverranno poi caratteristiche ancor più marcate dal grande allievo del Perugino ovvero Raffaello.

La stessa modella, Chiara, sarà proprio tale anche in alcune tele del nominato allievo.

In tanto dolore e ineluttabile periodo che ci circonda, ho voluto esprimere, in contrapposizione, una rappresentazione che emana pace interiore e serenità, dolcezza d’animo e infinito senso di un benevole silenzio.