Lo specchio non racconta bugie, ti restituisce la tua immagine senza filtri, ti fa vedere i segni del tempo del tuo volto: le profonde rughe, la barba bianca, le macchie scure sulla pelle arida.
Lui non concede sconti, perché riesce a percepire esattamente il tuo stato d’animo, la tua espressione è un libro aperto per lui, coglie ogni sfumatura e la rimanda al mittente senza alcun compromesso.
E’ così indagatore che sei disarmato di fronte a lui. Allora ti fa capire esattamente quello che stai provando in quel preciso istante: dolore, ansia, rabbia, frustrazione, tristezza, nostalgia, fastidio, odio, gioia, euforia, entusiasmo, serenità, sotto la sua lente di ingrandimento ogni stato d’animo è alla sua mercè.
Col tempo ho imparato ad avere un rapporto distaccato nei suoi confronti, forse perché so esattamente cosa mi aspetta ogni mattina quando vado al suo cospetto, pochi e veloci sguardi, quasi a proteggermi e poi via verso la giornata che ti aspetta.
Ci vediamo domani, so bene che il suo giudizio sarà come sempre implacabile, però non posso romperlo perché sarebbero sette anni di disgrazia e allora lo sopporto pazientemente.
Immagine tratta da Pixabay
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