L’istante fermo
nella fotografia
cattura la bellezza,
nelle mani
si impigliano brillanti
fili di ragnatela;
di quei fiori ricordo
consistenza e profumo,
delle mie mani invece
non so più ricordare
la diafana luce,
lo scatto veloce
delle dita,
il palmo sottile.
Guardo queste mie mani
ora davvero
sono quelle d’una vecchia
e più non sanno
carezze e graffi
né il dominio forte
sulla penna:
una ruga s’allunga
dal polso al cuore.
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