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DI LUCIANA IBI

L’Autunno ha spiegato le ali come un uccello del Paradiso.
Sul Tutto lascia cadere, straordinari, i suoi colori.
Dona una luce a volte brillante come un cristallo di quarzo
A volte soffusa come un chiarore di Luna
che chiama a nascondermi.

Malinconico, misterioso Autunno
non riesco ad amarti.
Fra le tue morbide pieghe
non ho mai trovato posto.
I miei piedi, generati nel freddo Inverno, su te scivolano velocemente.
Eppure non amo il freddo
che mi avvolge intrigante con le sue Ombre.
Tutto di me parla d’Estate.
Una sensuale nota di fisarmonica mi è stata Madrina.
Mia Madre, una giovane donna
che ballava il tango
nel calore della bella stagione…
….e mio Padre, oh mio Padre, tenendomi fra le braccia,
sui capelli mi ha versato, indelebile, il suo ramato colore.

Immagine tratta dal web