Eravamo la generazione del “poco ma buono”.
Eravamo quelli che si usciva solo al sabato sera poiché in settimana c’era il lavoro o la scuola. Se eravamo fortunati ci si recava a ballare alle feste organizzate da amici sulle terrazze, nelle serate calde d’estate, oppure nei garage, (quando faceva freddo),
o addirittura nelle case di qualcuno che aveva un salone grande; se i genitori mancavano i gatti ballavano!
Un dj improvvisato, luci soffuse, una birra o una coca-cola e si ballava in pista, illuminati dalle luci psichedeliche di una sfera roteante luminosa, fluorescente.
La musica dell’epoca era stupenda: Doors, Nirvana, Pink Floyd, Guns N’ Roses, Beatles, Queen, Dire Straits, Deep Purple, Duran Duran, Cultur Club, Collage, New Trolls, Cugini di Campagna, Abba, Madonna, Whitney Houston, ecc…
I balli di moda erano: il twist, il rock and roll, il limbo, il mambo, lo shake, ecc… Per gli innamorati, i balli lenti,
lenti come il tempo, quel tempo per noi assai prezioso.
Allo scadere dell’orario stabilito dai nostri genitori (coprifuoco) dovevamo assolutamente rientrare a casa! Si rientrava a malincuore dopo aver assaporato l’ebbrezza della musica e il piacere della convivialità.
Poi tutti sul mitico “CIAO” o il “Sì” e di corsa a casa, per non rischiare di trovare la porta chiusa!
Immagine tratta dal web
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