LA STELLA DANZANTE DI NIETZSCHE
“Io vi dico: bisogna aver ancora un caos in sè per poter generare una stella danzante. Io vi dico: voi avete ancora del caos in voi!”
Ahimè! Prossimo è il tempo in cui l’uomo non potrà più generare nessuna stella!”
Ecco uno dei passaggi più famosi e citati del “Così parlo Zarathustra” di Friedrich Nietzsche.
Si tratta di parole criptiche, come interpretarle?
Nietzsche indica nel “caos” l’ingrediente necessario per dare vita alle stelle.
È il caos dell’origine, senza forma e direzione precisa.
Lungi dall’essere una monito, quello di Nietzsche pare invece un invito: come rendere vitale, generativo, questo “caos”?
La pulsione, nella nostra vita psichica, può apparire caotica, una forza capace di disorientarci.
Questa spinta generica, a meta indeterminata, come la definisce Freud, può essere lavorata, plasmata.
Questo avviene grazie alla parola, dando così origine al desiderio.
Per riprendere Nietzsche, il caos della pulsione può evolvere nella “nostra stella danzante”, il desiderio.
Non a caso, è proprio il desiderio a guidarci, come un “faro”, come la stella polare guida i marinai.
Come ci indica Lacan: “Abbiamo agito in modo conforme al nostro desiderio?”
Abbiamo fatto sorgere la nostra stella danzante?
per approfondire:
-Friedrich Nietzsche – Così parlò Zarathustra (1883)
nell’immagine:
-Edward Munch – ritratto di di Nietzsche (1906)
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