È sempre di novembre che piange poi la sera
travolta la mente da mille pensieri
Un po’ di solitudine appesa al ramo
qualche briciolo di amarezza per la via
come semi di girasoli troppo secchi per lanciare la vita
Si culla la candela al tavolo nelle sere ventose
si piega il manto al tronco sul terreno
Piaghe solitarie s’avvertono sui tetti
e qualche nuvola smarrita cade ai piedi di quel letto
come a rimuginare dentro parole, ruota pure la luna
È sempre di novembre si scioglie il velo agli occhi
come le stelle al cielo a sciogliere ginocchi
un faro nella notte traspare alla finestra
una trama dietro l’angolo dentro l’ora ti sequestra
Novembre lascia il segno ai lembi della pelle, racconta, come ogni anno, le sue tristi novelle
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