Sapevate della pupa di Grottaglie?

DI ROBERTO CAFFO

È una bambola di ceramica rappresentata con tratti maschili, come barba o baffi.

La sua storia prende spunto da un aneddoto che è rimasto leggendario e impresso nella cultura popolare
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Si narra che nel Settecento un giovane produttore di vino di Martina Franca era pronto per convolare a nozze con una ragazza di Grottaglie.

L’unica difficoltà era data dal diritto della prima notte, che permetteva al principe del paese di trascorrere la prima notte di matrimonio con la novella sposa.
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Il vignaiolo naturalmente era contrario a questa pratica antica quanto ingiusta, così decise di travestirsi da donna e di presentarsi al principe, con l’intento di ingannarlo, dimenticandosi però di tagliarsi i baffi.
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Al nobile non passarono inosservati i baffi della sposa che doveva incontrare, così smascherò l’impostore e lo condannò a rendergli tutto il vino che aveva prodotto, servito in delle anfore che raffigurassero il giovane travestito da donna. Se così non avesse fatto, il vignaiolo sarebbe stato decapitato⚔️.
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Così il Martinese si affrettò per cercare i figulini più abili nel produrre anfore antropomorfe. A Grottaglie furono prodotte circa settecento anfore, con il busto di donna e il volto con dei lunghi baffi, per contenere cospicui litri di vino.
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Da allora a Grottaglie si continuano a produrre le pupe, personaggi che coniugano storia e umorismo, interpretate anche come amazzoni in sella ad un cavallo.

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