Giustizia è fatta, questa la frase che risuona dopo lunghi anni di attesa.
Quando c’è la condanna di un tribunale si dice subito che Giustizia è Fatta.
Non si aspetta neanche il terzo grado di giudizio, come accade per la ex Ilva e per tante altre vicende drammatiche, con cui abbiamo a che fare, sempre più spesso.
Ma può una sentenza ristorare il dolore per la perdita di tanti cari, siamo sicuri che sia stata fatta giustizia realmente?.
Ho una visione diversa della giustizia, più pragmatica, più solidale.
Giustizia è fatta, solo quando un evento criminoso lo si previene, quando uno stato ha nel suo dna un sistema efficace di prevenzione.
A Taranto, le persone morte e che moriranno per l’inquinamento dell’aria, le loro famiglie, i loro figli, devono ritenersi “ risarcite “ da una sentenza di condanna?
Oppure sarebbe stato meglio che all’origine del letale inquinamento, si fossero prese le misure idonee per evitare queste morti? .
Utopicamente, ho sognato una società senza tribunali, una società libera e non condizionata da nessuno o da mode passeggere.
Una società colta ed intelligente.
Una società, che possa disporre di una vera e corretta informazione, con eccelsi giornalisti, con una televisione imparziale, obiettiva ma che non sia non legata a nessuno.
Ho sognato anche, pensate un po’ la mia follia, che quando un uomo alza la mano su una donna, in quel preciso istante, un fulmine di ghiaccio lo colpisse rendendolo una statua per sempre.
Ed anche che una luce magica, formi una strada sul mare, da percorrere serenamente, dove sia impossibile annegare.
Ed infine, ma non solo, che quando qualcuno prende una «bustarella» , avvenga la paralisi della mano e la dissolvenza del denaro…
La giustizia è fatta, quando le coscienze, abbracciano la dignità e camminano insieme.
Altrimenti ci troviamo davanti a questa giustizia che di giusto non ha un bel …niente…
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