John Grisham, « Il tempo della clemenza»: un libro che non smette di stupire

DI FRANCO FRONZOLI

John Grisham, nel « Il tempo della clemenza»,  pur riproponendo una dinamica collaudata ed aggiornata, non smette di stupire.

Questo legal thriller, che di thriller ha ben poco, anzi  quasi niente, è un capolavoro.

Questo scrittore, che sta arrivando all’ “ unicità “ , è come se dipingesse un quadro iniziando dal basso, fino ad arrivare a dipingere l’ estremità della tela.

Riesce a fare segmenti nella narrativa, senza scostarsi dalla sostanza, unendo i segmenti, della trama, fino a formare un pregevole college.

Chi leggerà questo libro ( io l’ho fatto due volte ),  troverà nella parte iniziale, una descrizione, a tratti anche brutale, di maltrattamenti in seno ad una
“ anomala “ famiglia.

Lo scrittore pare trasportare il lettore, in quella casa, far sentire il dolore del sopruso nei riguardi di una donna e dei suoi due figli, nati da  padri diversi.

Elemento costante delle violenze l’ ubriachezza.

Ma una sera, anzi una notte, ritornato da una nottata “ brava “ , le percosse a lei destinate diventano più violente, al punto di farle perdere i sensi.

Il figlio di 16 anni, credendo che la madre fosse morta, entra nella stanza dell’uomo,  vice sceriffo della contea, prende la sua pistola una Glock, e lo uccide con un solo colpo.

Inizia il secondo segmento del racconto, quello  fatto di “ protezione “ da parte dei colleghi
che avevano fatto sparire le denunce pregresse all’indirizzo dell’uomo, sempre per violenza.

Entra  così in scena il protagonista del libro, Jake Brigance, nominato contro il suo volere, avvocato d’ufficio, per mancanza di legali pronti a difendere il ragazzo.

Un avvocato incline ad aiutare la povera gente, con una famiglia stupenda ed una moglie eccezionale, che svolge la sua missione con competenza ed umanità.

Il “ caso Drew Gamble “ , questo il nome del minorenne arrestato, non’è facile, anche per gli atti intimidatori che deve subire Brigance, compreso un pestaggio, che lo porterà all’ospedale.

In  un altra difesa gli avevano incendiato la casa,  ma questo accade in un altro libro.

Non si arrende e continua a tessere la tela della difesa del minore, con maestria ed anche un poco di fortuna.

Si entra nel cuore del romanzo, il lungo processo con i suoi “ cavilli “ , le intemperanze con un Giudice intransigente ed una Giuria Popolare che subisce “ pressione “ .

Riuscirà Jake Brigance, ad evitare al suo assistito la pena di morte dopo una lunga detenzione?

Io lo so, ora a rispondere a questa domanda, dovete provvedere voi, attraverso questa lettura in grado di tenere sulle spine chiunque vi  approcci.

Per gli amanti del genere, una conferma, per chi legge questo autore per la prima volta, una piacevole scoperta.

 

Immagine tratta dal web

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