Commissione Regeni: ‘la responsabilità per la morte di Giulio è degli apparati di sicurezza egiziani’

di Michele Piras

“La responsabilità del sequestro, della tortura e dell’uccisione di Giulio Regeni grava direttamente sugli apparati di sicurezza dell’Egitto”.
Ecco le conclusioni della Commissione d’Inchiesta parlamentare presieduta da Erasmo Palazzotto.
Un lavoro prezioso del quale la famiglia Regeni, un’intera generazione di ragazzi che credono nei diritti umani e il Paese stesso avevano bisogno.
Un lavoro di giustizia che inchioda un regime dittatoriale e sanguinario quale quello egiziano, che sbatte all’Europa intera, a quella che si volge dall’altra parte, a quella che confonde la real politik col più bieco cinismo, la verità.
È in fondo ciò che tutti noi, che della morte di Giulio ci siamo occupati a vario titolo, fuori e dentro le sedi istituzionali, sapevamo dall’inizio.
È la menzogna disvelata di un regime golpista sostenuto da una parte di Mondo occidentale.
È il principio di una conseguenza che non può più essere negata: la Comunità internazionale deve prendere provvedimenti e prevedere sanzioni contro il regime egiziano.
Perché se si crede minimamente nei diritti umani quel regime dovrà pagare il prezzo dei suoi crimini e dovrà cadere.
Per Giulio, per Patrick Zaki, per tutti i ragazzi e le ragazze, gli oppositori e i rifugiati, finiti nelle sue fauci insanguinate.
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