Tra i nodi del mio tempo

DI GIOVANNI DE LUCIA

Erano giorni di festa e tu sai bene quanto avrei pagato per quei risvegli tra mura solide, come tutte le notti sognate con te.

Sei sempre stata un déjà vu e per ogni luogo, per ogni ogni odore, i suoni cantavano di te.
Dilatare o fermare il tempo è sempre stata la mia malattia.

Se però pensi al momento che impiega una lacrima a scendere e in quel momento riesci a cambiarne la pienezza, l’intensità, entri nei nodi del tempo dove un battito di ciglia riesce a riempire una vita.

Così io con te sono rinato tutte le volte che ti ho abbracciato, che ti ho respirato o semplicemente ricordato.
Tu questo me lo hai sempre rimproverato, questo mio non dimenticare alcun attimo, scariche elettriche per flashback che devono sigillare i microcosmi di un anima nata come alveare.

Cera e miele, ronzii di voli apparentemente disordinati, tutti in uno per un solo unico significato, la vita oltre l’inverno.
Ci saranno per te nuove primavere, le estati si tingeranno ancora di grano e l’autunno profumerà sempre di mosto, io passerò tra un nodo ed un altro del tuo tempo, pronto a riempire d’intensità le tue notti e i tuoi sogni.

Presto arriverà il giorno delle musiche e delle danze, alzeranno i calici per brindare al tuo passare, riceverai abbracci e doni ed io potrò solo donarti quel tempo speso sulla balaustra della tua vita.

Non ci saranno nubi a coprire il cielo e la luna illuminerà la tua notte tra i nodi del mio tempo.

Foto da Pinterest

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