Quando ripenso al passato, mi rendo conto quanto si cambi nella forma senza cambiare nella sostanza.
Quanto ci si adatti ai cambiamenti forzati, un po’ per pura legge di sopravvivenza, ma anche per sfidare o adulare un destino che vorremmo più partecipe alle nostre esigenze o ai nostri desideri. Mi sorprende quel filo di leggerezza che, ancora oggi, mi tiene ancorata a una vita che mi somiglia, e che rimane sospeso nell’aria come un palloncino nelle mani di un bimbo. Al contrario, m’infastidisce quella ingenuità palese che non vede i pericoli, che riconosce e risponde esclusivamente a ciò che vuole vedere o sentire. Chissà, forse è vero che la vita andrebbe vissuta due volte. Le cose giuste che facciamo sono semplici, mentre gli errori richiedono tanto esercizio se vogliamo renderli perfetti.
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