Dovremmo interrogarci spesso , sul senso che abbiamo dato e diamo alla vita, se la fortifichiamo o la indeboliamo, se cerchiamo di renderla migliore oppure ci sediamo guardandola scorrere.
Cosa abbiamo costruito durante gli anni che portiamo sulle spalle, oppure siamo stati più bravi a demolire.
Sono domande alle quali bisogna saper dare risposte proprio per cercare un senso, per creare le basi per andare avanti, anche lentamente, ma andare avanti.
Su quali pilastri abbiamo costruito le basi, su quali sentimenti, su quali presupposti.
È forse l’amore il pilastro più importante? oppure la fratellanza, l’amicizia, la pace interiore, la convivenza con il fratello silenzio se non anche con il dono dell’ascolto?
Quanti attimi ci sono sfuggiti, magari i migliori, per entrare nella beatitudine dei colori, delle sensazioni, nelle riflessioni ed anche nella meditazione.
Quanto vale un arcobaleno dopo una pioggia insistente ? Lo abbiamo solo guardato oppure fermato in uno scatto deponendolo nel nostro cuore.
Quanto vale il sorriso di un bambino, una favola a lui raccontata, quanto vale una lacrima, un dolore, una triste percezione.
La vita è un insieme di piccole cose, di granelli di sabbia, di lievi emozioni, che devono essere messe insieme e noi, dobbiamo camminare con loro.
Sarà sempre un tragitto la vita: sereno o complicato, liscio o acciottolato,
tenebroso o colorato.
La vita è vita che ognuno di noi vive secondo dopo secondo, minuto dopo minuto, giorno dopo giorno, sempre uguale nel tempo, ma chi la guida, chi la può modificare siamo noi, entro i limiti del possibile.
Ogni giorno ha un valore inestimabile, e la sera bisogna saper fare il resoconto di ciò che è avvenuto prima di andare a dormire.
La vita può essere una poesia ma è la penna che la scrive e la mano che regge la penna è diversa in tutto, anche nella sensibilità…
Immagine tratta dal web
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