Aliano, borgo dei calanchi e di Carlo Levi

DI ROBERTO CAFFO

 

Se siete alla ricerca di un borgo storico e vi trovate in Basilicata, regione che sicuramente visiterete per via della famosa Matera, ex capitale della Cultura Europea, vi consigliamo di scoprire Aliano. Si tratta di un piccolo centro che, da circa mille anni, sorge su una collina di argilla, nel cuore della Lucania.

Detto così potrebbe sembrare un luogo desolato, ed invece è una posizione strategica per ammirare i calanchi lucani, un paesaggio che toglie il fiato per via della sua suggestiva bellezza e maestosità. I calanchi sono delle creste aguzze di terra modellate dai venti e dalle precipitazioni. Un lavoro lento e certosino della natura che, dopo secoli di storia, da i suoi frutti regalandoci uno uno scenario suggestivo.

Origini e storia del borgo della letteratura italiana

Il borgo che ci apprestiamo a scoprire ha origini molto antiche: fonti storiche segnalano la presenza di un primo insediamento umano, proprio in questo angolo di Basilicata, intorno al VIII secolo a. C. Si inizia a parlare di Aliano solo intorno al 1060, quando le genti dedite alla pastorizia e all’agricoltura popolavano già il piccolo villaggio lucano.

Scorci di Aliano

Aliano è un borgo diventato negli ultimi anni di fama internazionale: è infatti il luogo di ambientazione di un celebre romanzo del Novecento: ‘Cristo si è fermato a Eboli’, di Carlo Levi. Di sicuro è un nome che ricordate dei tempi della scuola o dell’università, il presente titolo è un’opera letteraria di grande valore socio-culturale, storico e narrativo.

Proprio nelle strade del borgo materese, si respira aria di letteratura, grazie alle insegne in ceramica che segnalano i luoghi dove si sono svolti i fatti narrati da Levi nel suo romanzo. Degna di nota è la La Casa della Vedova, così chiamata perché abitata da una donna che, appunto vedova, forniva ospitalità ai rari avventori dell’allora sperduto villaggio, e ai confinati come Carlo Levi. Il passato del borgo, dunque, si manifesta sotto forma delle suggestioni letterarie e dei calanchi rimasti immutati, immuni dallo scorrere del tempo.

La Casa Contadina, scrigno di cultura e tradizioni

La passeggiata nel paese si snoda lungo i caratteristici vicoli in salita e in discesa. Una piccola bomboniera che sembra uscita dal plastico di un bravo artigiano, è questa l’impressione che si ottiene ammirando Aliano.

Un tipico macchinario agricolo, ereditato dall’antica civiltà contadina

Il tour non può non toccare la Casa Contadina, una tipica dimora povera del luogo, che racconta la storia del paese con una mostra di antiche macchine agricole e suppellettili. Si citano il Trappeto, il macchinario a trazione animale usato per la spremitura delle olive, il torchio a vite, anch’esso utilizzato per produrre olio, la tipica stanza da letto lucana, con il mobilio originale dell’Ottocento, gli abiti e la culla del bambino.

Stanza da letto lucana, con le suppellettili originali dell’epoca di Carlo Levi.
Veduta di Aliano dal terrazzo della casa museo.

Il giro per le stanze dell’antico abitato costa 3 euro, un prezzo proporzionato alla bellezza storica del luogo. Salendo sul terrazzo della casa contadina, si può apprezzare uno scenario che non potrà essere dimenticato. Si dipanano le argille che caratterizzano il paesaggio di Aliano – lo stesso ‘deserto lunare’ che impressionò lo scrittore e pittore torinese – e tutta la distesa naturale della Val d’Agri. Da non perdere, anche, la visita presso la casa dove sono conservate le opere pittoriche del Levi, tutte incentrate sui personaggi del romanzo e sull’ambiente naturale della Lucania.

La candida chiesa di San Luigi Gonzaga

L’unica chiesa del paese, definita dallo scrittore come uno << stanzone imbiancato a calce, sporco e trasandato >>, oggi si offre al pubblico di visitatori in tutto il suo splendore. Si tratta della chiesa di San Luigi Gonzaga, santo protettore del paese, che merita davvero una visita.

La Chiesa di San Luigi Gonzaga

Sorge nel cuore del paese con la sua facciata imbiancata, le due finestre poste sopra il portale, come due occhi angelici, e sormontata da una massiccia torre dell’orologio. Entrando si ammira una chiesa piccola ma luminosa: predominano il bianco e le decorazioni in oro.

Sulle pareti laterali si possono ammirare dei quadri di autorevoli pittori del Seicento, come il napoletano Luca Giordano, e altre opere di autori locali meno conosciuti. In fondo all’altare, invece, un pulpito baroccheggiante ospita una bellissima statua della Madonna Immacolata. La Chiesa di San Luigi Gonzaga è un luogo dove arte e spiritualità si mescolano.

La cucina alianese, eredità della civiltà contadina

È importante ricordare che Aliano fa parte del club Borghi autentici d’Italia ed è una delle ottanta Comunità Ospitali sparse per l’Italia, vale a dire che il borgo lucano è una realtà tutelata per il suo prestigio paesaggistico, e si conferma meta del turismo esperienziale. Nei borghi autentici come Aliano è possibile entrare nel vivo dell’atmosfera del paese, abbracciare i valori della cultura cittadina e assaporare la bontà delle ricette tipiche. In altre parole il viaggiatore ha modo di essere cittadino temporaneo e non solo un semplice turista.

L’ambiente della cucina all’interno della Casa Contadina

Chi ha la fortuna di visitare questo autentico borgo lucano, dopo una appassionante escursione per le stradine, le piazze e i luoghi più significativi del paese, potrà rifocillarsi con l’assaggio dei piatti della cucina alianese, un repertorio incentrato prevalentemente sui prodotti di terra. Si citano, fra le specialità tipiche, i primi piatti a base di pasta fresca fatta in casa servita con succulenti sughi di carne di capra. Se siete amanti delle interiora non potrete rinunciare agli Gnumarelli, ovvero dei pezzetti di fegato insaporiti da una foglia d’alloro e legati con un budello di ovino, che viene utilizzato come spago. Prelibati sono i peperoni locali e l’olio extravergine d’oliva, dal caratteristico gusto delicato e dai sentori fruttati.

Il Folklore e il Carnevale di Aliano

Come molti paesi storici d’Italia anche Aliano possiede il suo folklore, un bagaglio di racconti carichi di superstizione che si tramandano oralmente, dai più anziani ai più giovani, e che vedono protagonisti dei curiosi personaggi. Carlo Levi, nel suo romanzo, parla del monachicchio, un minuscolo folletto che si aggira per il paese divertendosi a fare dispetti ai paesani, e in grado di svelare i segreti su antichi tesori nascosti a chi è in grado di acciuffarlo per il cappuccio rosso. Una storia che incuriosì molto lo scrittore, che potè apprendere dai contadini durante il periodo del suo confino ad Aliano.

Le maschere del tradizionale Carnevale di Aliano, conservate all’interno della Casa Contadina

Un altro aspetto affascinante delle tradizioni alianesi è rappresentato dal Carnevale, una manifestazione che accende di magia e divertimento la cittadina lucana, occasione per i giovani del borgo di indossare maschere spaventose. Del Carnevale Alianese ne parla Carlo Levi nella sua opera letteraria, raccontando che era l’unico periodo dell’anno in cui i poveri potevano prendersi gioco dei ricchi con scherzi esilaranti.

Itinerario stradale

Uno scrigno di cultura, storia e magia, Aliano è una meta di viaggio da non perdere. Dista poco più di 80 km da Matera, città famosa nel mondo per i Sassi, paesaggio rupestre che la caratterizza. Partendo proprio dal capoluogo di provincia, procedete sulla SS 7 Appia in direzione Potenza/Basentana. Proseguite sulla SS 106 in direzione Reggio Calabria. Dopo aver superato Scanzano Jonico, prendete la SS 598 in direzione Montalbano Jonico. Imboccate l’uscita per Aliano/ Guardia Perticara/ Stigliano e procedete sulla SP ex SS 103. Svoltate infine per Aliano.

https://borghiedintorni.it/2020/09/14/aliano-borgo-dei-calanchi-e-di-carlo-levi/

 

 

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