Appunti d’amore: gioia e disperazione

DI ELENA SCARPELLO

Fuori
La notte respira

Ma è un’ illusione pensare
Che tutto scorra tranquillo

Artigli di solitudine
Vogliono cavare occhi sbiancati
Ciechi nel guardare
E graffiano la schiena di corpi
Che si ammassano privi di calore

Ma tu hai preso la mia mano
Hai voluto che mi stendessi accanto a te

Per donarmi il tuo vigore e il tuo sangue
Che io ho bevuto per tornare alla vita

Tra di noi
i nostri nomi in un soffio ci sfiorano
Lasciando scie di odorosi effluvi
Che leniscono antiche ferite,

esse ora si lasciano dimenticare.

Con te ho viaggiato
a una velocità folle
Come su un’ autostrada

Cuori dilaniati da violenti battiti
Rischiando mille volte di morire

Ma seppur tentando con le unghie e con i denti di trattenere Amore
La vita ha reclamato il conto

Adesso
Mi fa male un uomo
in tutto il corpo

Lui
Oramai la mia ossessione.

Una faccia falsamente
Amorevole incombe sul mio viso
come una minaccia inesorabile

E lentamente
Pezzo dopo pezzo
Alza la sua maschera

Per tenermi schiacciata
Prigioniera nella mia vita solitaria
Dove il suo ricordo può solo dirmi
“Fai bei sogni”.

(immagine dal web)

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