Attendo il tuo ritorno

DI ROBERTO DE PONTI

 

Come in un dipinto ad olio
osservo rughe incise
con uno scalpello,
segni di battaglie
senza vincitori.
Le vibrazioni del dolore
sono come lampi di tristezza,
alimento di speranza
che muove il ricordo.
Sorpreso e turbato
seguo la traccia di un segreto,
consumato dal tempo.
I pupazzi che fissano attenti,
assimilando i ricordi,
sono come filo conduttore,
accenno di un riflesso
che è residuo del tempo.
Urlo rivolto allo spazio
mentre scattano
le serrature del silenzio,
rivelazioni di bugie
in strutture di mezze verità.
Rifletto sulla mia malinconia,
punto di contatto sottopelle,
mentre una lacrima scivola lenta,
ed il tuo respiro
è leggero sul mio viso.
Attendo il tuo ritorno.
Non bussare,
la chiave è appesa fuori.

Immagine tratta dal web

 

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