Carnevale tutto l’anno

di Antonella Trocini

Carnevale tutto l’anno.

“A Carnevale ogni scherzo vale”, sono cresciuta associando questa frase alla festa più pazza dell’anno.

Ora che ho decisamente qualche anno e qualche conoscenza in più, ho una personale concezione del carnevale.

Personalmente ricordo il Carnevale della mia infanzia con gioia. La festa in maschera alle scuole elementari. Tra le varie maschere ricordo Arlecchino, Pierrot e una qualche principessa. Se chiudo gli occhi sento ancora i vari profumi dei cosmetici che mia zia (era lei l ‘addetta al trucco) usava per truccarmi. E poi ovviamente le scorpacciate di “chiacchere”, i coriandoli sparsi per casa, le passeggiate e tante tante risate, tra uno scherzo e l’altro.

Era divertente. Per un paio di giorni non eri tu … potevi essere qualcun’ altro o semplicemente te stesso.

Adesso è un po’ diverso …

C’è una frase, in un celebre romanzo di Luigi Pirandello, che recita così: “Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti”. Nelle società moderne è Carnevale tutto l’anno. Indossiamo la maschera tutti i giorni. Ognuno ha la sua, anzi le sue, in base alle circostanze.

Di maschere, per la verità, ne abbiamo a disposizione più di una, come i vestiti e le scarpe. Abbiamo la maschera per i colleghi di lavoro, quella per i conoscenti, quella per gli amici, e perfino quella per i familiari. Ognuno crede di recitare la sua parte nel ruolo che si è ricavato, salvo, ogni tanto, cambiare ruolo e cambiare parte.

È una sorte di carnevale permanente.

Ma, nonostante questo, la cosa più bella rimane la gioia negli occhi dei bambini, il loro immenso entusiasmo.

Le loro maschere sono innocenti … e danno libero sfogo alla fantasia, suscitando in loro un senso di libertà che comprenderanno in futuro.
Colori, balli, musica, risate, scaldano l’anima e allontanano i cattivi pensieri.

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