Catturata dal vento

DI LUCIANA IBI

Quando sull’arenile
fra alghe, detriti
e
frantumate conchiglie,
le parole spengono il loro suono,
la mia stanca Anima
cerca respiro.

Occhi sciupati
velati di malinconie,
dischiuse labbra,
screpolate dalla salsedine,
capelli di rame,
bagnati,
scuriti dalle onde
e
un bianco corpo
che teme il Sole,
cercano un alito di Vento…

Vieni qui,
scendi dall’Olimpo,
catturami,
nascondimi fra le pieghe delle tue vesti,
innalzami…

Oggi
non abito le Parole.
Sono
un assolo di Musica
che mi ha invaso le vene.
Non so fermarmi.
Mi hai tolto il peso
e
nell’aria, sono sciolta.
Corrono le note
sfilandomi il Tormento.

Lassù ,
in alto ,
le betulle cantano
e ,
oltre,
foreste di argentati pini,
dalle tue ali,
disperdono profumata resina.
Fra i ciotoli della valle,
un’acqua cristallina
gorgheggia, nebulizzata,
su cascate canterine.

Ti seguo.
Sono soffio caldo,
dispersa nuvola
sulle cime.
Se ti abbassi
precipito in solidificato ghiaccio.
Catturami
con la preziosa rete
che stringi fra le mani
e
sarò Sinfonia nell’ultima Stagione
prima che lo spartito
si interrompa…

©® Copyright titolo: ” Mistral” opera in creta dello scultore Antonio Capovilla

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