Rinnego questo tempo sterile e avaro
che tutto prende e niente concede.
Dove sono finite le candide risate
i giochi dei bimbi sui verdi prati,
nessuno conosce nessuno veramente
il tempo è colmo di tutto e di niente.
Dialogar con qualcuno è un’impresa
irta di ostacoli e di incomprensioni.
Nessuno ti guarda dritto negli occhi
distratto dal suo nuovo smartphone
che pulsa in mano gonfio di giochi
e mille nuove amicizie virtuali.
Spaventa e opprime il reale
evitarlo di certo non è geniale
ma timore d’affrontar problemi
e di certo non rende più forti
ci rende solo zombi senzienti.
Immagine tratta dal web
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